duro giorno il lunedì... specialmente se la prima cosa che devi affrontare la mattina alle sei e tre quarti, dopo un duro risveglio, è l'ennesima immotivata soppressione del treno che avrebbe dovuto portarti a lavoro... per la serie: iniziamo bene.
Quest'avvenimento mi da lo spunto per fare una piccola riflessione sul perchè, tra l'incredulità dei più al giorno d'oggi, spesso affermo che l'umanità è un principio superiore alla legalità.
Prendiamo ad esempio la soppressione del treno di stamane. Non so se legalmente Trenitalia avrebbe dovuto prevedere un servizio sostitutivo di trasporto da Fabriano ad Ancona, forse no, ma so però che umanamente avrebbe dovuto farlo, visto che pago ed ho sempre pagato regolarmente l'abbonamento ogni mese proprio per ricevere in cambio un preciso servizio quotidiano... Se non questo, penso che quantomeno mi dovrebbe delle spiegazioni convincenti sull'accaduto...
Arrivo poi in ufficio, grazie all'umanità di una collega (che di certo non era legalmente tenuta ad accompagnarmi) e trovo una temperatura interna attorno ai 35 gradi.
Sono tre anni ormai che dove lavoro non funziona l'aria condizionata e d'estate vivere bene in quell'ambiente è piuttosto "difficile". E' vero, c'è sicuramente chi sta peggio, ma questo non può essere un principio sul quale basarsi ogni volta per non migliorare le circostanze in cui ci si trova, credo.
Decidiamo quindi, con un po' di colleghe e colleghi, di andare dal nostro datore di lavoro a denunciare, per l'ennesima volta, la situazione.
Diciamo che da una persona che dichiara intorno ai 112 mila euro l'anno mi aspettavo un atteggiamento decisamente diverso. Sarebbe ingiusto dire che lui non abbia mai fatto nulla per risolvere la situazione, questo è vero, ma visto che la situazione non è stata risolta, non ha fatto evidentemente abbastanza. Ebbene, Sua Signoria si è dichiarato offeso dalla nostra "incursione" e dalla "pressione" che gli stavamo facendo ed ha iniziato a sostenere che "legalmente" non esiste una temperatura oltre la quale in un ufficio non si può lavorare.
Al di là del fatto che la questione può essere oggetto di dibattito, visto l'articolo riguardante il microclima dell'ambiente di lavoro, dell'allegato IV al D.Lgs. n. 81/2008 , ma tu che sei un dirigente, un direttore, che - ripeto - prendi intorno ai 112 mila euro l'anno, cifra sicuramente proporzionata alle tue responsabilità, come ti permetti di cadere così umanamente in basso da non farti carico del disagio (piccolo o grande che sia) di persone che sono venute a chiederti aiuto? Ah, ovviamente nel suo ufficio tira una fresca brezzolina primaverile...
In sostanza, se la giustizia è cieca e tante cose forse non le vede, dovrebbe essere l'umanità a venirle in soccorso... un esempio eclatante: lasciare nella povertà la maggior parte degli esseri umani di questo mondo, quando una minima parte ha di gran lunga più del necessario per vivere bene, non è illegale, ma è inumano.
Se qualcosa di inumano è più aberrante rispetto a ciò che è solo illegale, è evidente che ciò che è umano è superiore a ciò che è legale.
Forse è solo una coincidenza che queste considerazioni mi siano venute in mente proprio oggi, nel diciottesimo anniversario della strage di via d'Amelio...
p.s. avrei voluto dedicare il post del lunedì allo splendido finesettimana trascorso... ma era troppo necessario sfogarmi.
Uffa, m'è sparito il commento, oppure non l'avevo confermato... mmm... comunque t'avevo fatto i complimenti, immaginateli nella forma più bella possibile! =D BRAVA MANU, bellissimo post!
RispondiEliminauao!!! grazie mille!!! *.*
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